Si chiama R.M., il sessantenne originario di Pescara che ha inventato uno strumento utile a molti cacciatori, ma anche a chi abita in zone rurali e teme l'attacco dei cinghiali. L'uomo - che con una punta di pudore e di modestia ormai desuete ai nostri giorni - desidera restare anonimo, ha realizzato un prototipo di trappola per cinghiali basandosi sul semplice meccanismo della comune trappola per topi. Depositando sulla tavola un piccolo frammento di tartufo bianco di Alba, di cui i cinghiali vanno pazzi, è quindi possibile catturare la bestia feroce evitando l'utilizzo di armi da fuoco o di altri espedienti decisamente scomodi e non esenti da rischi.
Si chiama R.M. il cinquantanovenne originario di Pescara che solo e senza corpi contundenti, con le sue sole mani, ha picchiato tre agenti delle forze dell'ordine e cinque esponenti di FN. L'uomo si trova ora negli uffici della questura di Torino. Pare che abbia dichiarato "non l'ho fatto per me, io il problema l'ho risolto; l'ho fatto per gli altri".